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Open Data: ecco le nuove linee guida per le PA

lentepubblica.it • 15 Dicembre 2016

patrimonio informativo pubblicoL’Agenzia per l’Italia Digitale rende disponibile il nuovo documento di riferimento per le PA che pubblicano i propri dati secondo il paradigma dei dati aperti. Le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico 2016  agevolano attraverso una vera e propria check list la pubblicazione dei dati di tipo aperto da parte delle pubbliche amministrazioni.

 

In particolare le nuove Linee Guida, semplificate rispetto alla precedente versione, pongono particolare attenzione su due aspetti fondamentali: da un lato la piena coerenza con la direttiva PSI 2.0 e con la normativa nazionale di recepimento e dall’altro l’introduzione del profilo nazionale di metadati DCATAP_ IT per la documentazione dei dati della PA.

 

Le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico 2016, in coerenza con gli obiettivi indicati nel Codice dell’Amministrazione Digitale, approfondiscono da un lato un modello e un’architettura di riferimento per l’informazione del settore pubblico e dall’altro gli aspetti organizzativi necessari ad individuare ruoli e figure professionali delle pubbliche amministrazioni coinvolte nella gestione dei dati aperti. Inoltre, il documento mira a fornire supporto rispetto a:

 

 

  • scelta della licenza per i dati di tipo aperto
  • analisi di eventuali aspetti di costo dei dati
  • elementi comuni per la pubblicazione dei dati nei portali

 

 

 

Il documento si articola in cinque sezioni che rappresentano passi di un’ipotetica check list da seguire per attuare il processo di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, che prevede:

 

 

  • La sezione “Normativa di Riferimento” presenta il quadro normativo e la sezione “Dati della Pubblica Amministrazione” introduce le definizioni sui dati pubblici.
  • La sezione “Modello per i dati aperti e i metadati” descrive i modelli di riferimento per i dati di tipo aperto e per i metadati riportando, in quest’ultimo caso, il profilo di metadatazione DCAT-AP_IT.
  • La sezione “Aspetti organizzativi e di qualità per i dati” propone un modello operativo per la produzione e gestione dei dati pubblici individuando ruoli, responsabilità e azioni da intraprendere, nonché dimensioni di qualità dei dati e una metodologia per monitorare tali dimensioni.
  • La sezione “Architettura dell’informazione del settore pubblico” individua l’architettura generale fornendo un’indicazione sugli standard di base e formati aperti per dati e documenti; la sezione “Aspetti legali e di costo” raccomanda alcune licenze per i dati di tipo aperto e analizza aspetti legati ai costi e alla tariffazione per i dati del settore pubblico.
  • Infine, la sezione “Pubblicazione e dati.gov.it” descrive i passi per la pubblicazione e discute del rinnovato ruolo del portale nazionale dei dati, dati.gov.it.

 

 

 

Fermo restando il più ampio contesto della pubblica amministrazione  il documento, in virtù della sua duplice valenza tecnico-organizzativa, si rivolge sia a figure professionali delle amministrazioni in possesso di competenze tecnico-informatiche (ad esempio, direttori dei sistemi informativi, responsabili siti Web, funzionari e consulenti tecnici), sia a figure professionali individuabili in quelle aree più amministrative preposte all’organizzazione dei dati (ad esempio, responsabili di basi di dati specifiche, responsabili amministrativi, esperti di dominio).

 

 

 

Fonte: AGID - Agenzia per l'Italia Digitale
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